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Tipologie di interpretariati - Consecutiva e Trattativa

A ciascun evento l'interprete giusto!
Scoprite insieme a noi le tecniche di Consecutiva e Trattativa!

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Vediamo cosa fa l'interprete di consecutiva.

L'interprete di consecutiva sta seduto sul palco accanto al relatore, quindi non è in una cabina, ma ben presente davanti al pubblico. Il relatore parla, poi si fermerà per dare la possibilità all'interprete di tradurre.
Naturalmente l'interprete dovrà ricordare quello che ha detto il relatore nelle frasi precedenti e per fare questo si aiuta prendendo degli appunti, che non sono degli appunti discorsivi, ma sono degli appunti simbolici, che si apprendono proprio durante il corso di laurea in interpretariato, che servono per dare indicazioni su quello che sta dicendo il relatore e ricordarci esattamente quello che ha detto nel momento in cui dovremo poi fare la traduzione. Ci sono quindi dei simboli che indicano per esempio passato, futuro, piuttosto che tipologie merceologiche, quindi industria, commercio, piuttosto che uomo, donna o altri tipi di simboli che danno un aiuto molto valido all'interprete per riprendere il discorso.

Vediamo ora l'ultima tipologia di interpretariato, ovvero quello di trattativa.

L'interprete di trattativa lavora di solito in contesti più ristretti, quindi durante riunioni o corsi tecnici, piuttosto che situazioni magari commerciali o di azienda dove è necessario tradurre man mano il discorso. Quindi la traduzione rispetto alla consecutiva non è una traduzione diciamo per pezzi, ma molto veloce, proprio la traduzione di un discorso: domanda, risposta. Oppure se siamo nell'ambito di un corso tecnico magari davanti ad una macchina il tecnico che sta tenendo il corso dirà un paio di frasi e poi l'interprete di trattativa le tradurrà alle persone che stanno seguendo il corso. Naturalmente è molto importante che l'interprete abbia una conoscenza precisa della terminologia che serve per quel tipo di corso o quel tipo di interpretariato. Immaginatevi ad esempio se si tratta di un interpretariato di trattativa per la chiusura di un accordo commerciale e l'interprete non trovasse le parole giuste, piuttosto che non capisse il tono o il significato da trasmettere. Quindi anche questa è una professione molto delicata e molto importante.

Si tratta di professioni distinte, diciamo che gli interpreti possono anche occuparsi di più di uno di questi tipi di interpretariato, ma alcuni sono invece molto specifici, soprattutto l'interprete di simultanea non può essere una professione svolta da tutti gli interpreti.

Come ci si prepara per diventare un interprete?

Naturalmente bisogna seguire un corso di studi specifico e dedicato a questa professione, che è una professione a sé stante e anche diversa dalla professione del traduttore. Quindi chi svolge la professione del traduttore, cioè traduce documenti scritti, non necessariamente farà poi l'interprete in situazioni orali e viceversa.
Un compito che hanno tutti gli interpreti, di qualsiasi tipologia, è quello di prepararsi molto bene sull'argomento, quindi anche chi è molto bravo e quindi è abituato a interpretariati in simultanea avrà comunque molto vantaggio se riceve prima il materiale e la scaletta di quello che è l'incontro e per questo noi, quando riceviamo delle richieste di interpretariati, naturalmente chiediamo sempre al cliente o al committente di inviarci il programma della giornata piuttosto che quali sono le tematiche che verranno affrontate. Questo aiuta gli interpreti a prepararsi, a scegliere la terminologia di settore più specifica e quindi ad offrire un servizio ancora più completo. Chiediamo sempre questo aiuto ai nostri clienti, cioè di darci il materiale prima del giorno dell'interpretariato, per garantire un servizio migliore.

Un altro aspetto importantissimo della professione dell'interprete è quello del mantenimento del giusto tono e anche della giusta partecipazione rispetto al discorso che l'interprete sta traducendo. Non si tratta solo di tradurre in modo corretto termini e concetti, ma si tratta anche di renderli come il relatore o la persona parlante li vuole trasmettere. Quindi se il relatore è una persona molto pacata e quindi sta parlando lentamente, o con una tranquillità molto chiara, questo suo mood dovrebbe essere trasmesso anche dall'interprete, se è un interprete molto bravo. Nello stesso modo se invece il relatore è particolarmente eccitato, contento, appassionato della materia che sta trasferendo è molto importante che anche l'interprete lo sappia trasmettere, quindi queste sono delle sottigliezze che però alcuni interpreti veramente rendono molto bene e che danno un valore aggiunto alla traduzione stessa.

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